La campagna 100x100

>> martedì 12 maggio 2009

La presentazione pubblica della campagna 100x100 è per Mercoledi 13 maggio ore 12.00 Piazza d'armi. La campagna vede tra i suoi promotori molti gruppi e comitati aquilani (tra cui il nostro), che si sono riuniti in assemblee comuni, e ha come obiettivi:
100% ricostruzione Perché siano garantiti i contributi a fondo perduto necessari a riparare il 100% dei danni in tempi certi e rapidi. Non un centesimo di più non un centesimo di meno, senza arricchimenti indebiti e con finanziamento diretto ai cittadini.
Fuori dalle tende! A tutti gli sfollati che non potranno rientrare subito nelle proprie case devono essere garantiti entro settembre dignitosi alloggi temporanei da rimuovere al termine della fase di ricostruzione.
100% trasparenza Perché tutte le spese, i finanziamenti, gli appalti, gli atti e i procedimenti vengano pubblicati, aggiornati e resi immediatamente accessibili tramite i siti internet degli enti responsabili.
100% partecipazione Perché tutte le scelte durante l'emergenza e la ricostruzione siano tempestivamente comunicate e discusse con le comunità dei cittadini prima che vengano assunte, evitando la politica del fatto compiuto.
Ai cittadini deve essere riconsciuto il ruolo di protagonisti delle scelte adottate affinché il diritto al lavoro, alla salute, all'ambiente e alla libertà di movimento dentro e fuori i campi tenda siano pienamente garantiti.



Il volantino è stato prodotto nel corso della riunione aperta che si è svolta domenica 10 maggio presso il Parco UNICEF di Via Strinella a L'Aquila. Hanno partecipato gruppi comitati e singole persone. Sono state prese in esame le vari bozze e ipotesi e si è passati poi alla elaborazione collettiva del testo.
http://www.100x100aq.org/

La speranza è con questa presentazione e con le prossime assemblee di riuscire a sollevare veramente tra la cittadinanza un "problema decreto": le varie associazioni e comitati, pur contando su una forte bontà di intenti, ancora non riescono ad essere presenti fortemente sul territorio. Una vera protesta contro il Decreto potrà arriverà soltanto dalla cittadinanza, e non da singole azioni di piccole minoranze.TUTTI abbiamo il dovere di informare i nostri amici e parenti nelle tende, sulla costa e altrove sul futuro che ci hanno assegnato (ovvero nessuno).

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